giovedì 30 agosto 2012

stato alterato

Giacomo stava guardando ancora una volta, forse per l' ultima volta, un porno. Non c’è niente di male, continuava a ripetersi, ma in realtà dentro di lui sapeva che c’era qualcosa di sbagliato. La pornostar sullo schermo teneva lo sguardo fisso su di lui, eppure sapeva che non stava desiderando direttamente lui. Era solo un gioco di sensazioni, sguardi. Ma per un attimo lui era in sintonia con la sua bestia interiore, quella che aveva bisogno di lasciare libera verso l’istante mistico a cui si poteva accedere soltanto tramite un’unica porta: quella dell’orgasmo.

Il cellulare sembrò squillare in lontananza, anche se l’aveva lasciato proprio sul comodino accanto a lui. Era la sua ex ragazza, Teresa, che stava provando a chiamare. Cosa voleva da lui, dopo tre mesi di separazione forzata? “Conosci prima il tuo nemico, Giacomo” sembrava dirgli da un punto remoto dentro il cervello, ma era solo il pallido ricordo di un loro incontro, probabilmente l’ultimo.
“cerca il tuo nemico, Giacomo, e affrontalo. Io vedo chiaramente chi è il tuo nemico, ma tu ancora non sei riuscito bene a focalizzarlo. Conosci prima il tuo nemico, Giacomo” disse il ricordo di Teresa.

La sua faccia, in quel ricordo, Giacomo non riusciva più a ricordarsela. Colpa del flaconcino di funghi allucinogeni, svuotato e gettato nell’angolino della sua camera.
Lolan Madiù continuava ancora a volteggiare dentro il televisore, ma senza la maglietta e i pantaloncini che aveva all’inizio del video. Erano passati solo due minuti, e il telefono squillava ancora.
Giacomo ancora non aveva risposto e non sapeva cosa fare, poiché ancora il suo nemico non lo aveva trovato.

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