- guarda quei fuochi d'artificio, bellezza- Donaldson
sembrava soddisfatto della sua opera. E della sua campagna elettorale, che quei fuochi d'artificio sembravano decretarne una fine ben precisa e calcolata. Donaldson aveva ricevuto anche
gli auguri di quel gran furbone di St.Thomas, il santone seguito da (ormai) folle
oceaniche di seguaci. E con l'appoggio degli invasati della "Nuova Cristianità"
poteva assicurarsi un seggio tutto suo al consiglio finale del Quartiere Est,
l'unico che avrebbe assicurato il benessere degli altri Quartieri.
Quell'immenso Quartiere che attirava cervelli, forza lavoro, nuove invenzioni.
Solo la televisione non era con lui.
- quei fuochi sono magnifici, Don- la sua esperta di
comunicazioni Michelle, che con il suo team aveva messo letteralmente sottosopra il MetaMondo bombardandolo con ogni forma di comunicazione possibile: dai vecchi messaggi spam fino agli elaborati modelli di pubblicità, fatta su misura per ogni utente che
varcasse tutti gli ingressi ufficiali per il MetaMondo. Michelle. Ragazza dal nome
francese ma con il corpo ispanico, corpo di cui Donaldson andava matto, e proprio per quel corpo che lui aveva lasciato perdere tutte le sue accuse nei suoi confronti, bollandole come "invidia infamante". Anche quella
grave di...no, Don non voleva rovinarsi lo spettacolo a lui dedicato pensando a quel problema che affliggeva l'essere umano del futuro.
- Ti ringrazio per tutto quello che hai fatto per me,
Michelle- le disse, quasi sussurrando - comunque vada la campagna elettorale, sarai ampiamente ricompensata -
- non preoccuparti, Don. Sono io quella che dovrebbe
ringraziarti fino alla fine dei tempi. Per avermi dato l'opportunità di
lavorare, nonostante tutto quello che si dice di me in giro-
Poi si girò verso di lui, lasciando perdere i fuochi - anche
per la storia della "possessione demoniaca"-
Lui fece finta di nulla e ricambio lo sguardo con un sorriso
sicuro, anche se quella parola lo faceva sentire a disagio - ne dobbiamo
proprio parlare?-
Si diceva in giro che Michelle fosse stata contagiata dal
Virus di Satana, quando era poco più che un'adolescente. Quel famoso virus
informatico sperimentale che doveva simulare il comportamento del nemico di
Dio, che scappò nella Rete non facendosi più trovare.
Le voci su di lei parlavano di una possessione deballata a
metà, e durante la campagna elettorale i colpi bassi degli avversari di
Donaldson non mancarono, dando alla stampa le tracce e le prove di quella
possessione. E anche del suo debellamento, registrato regolarmente presso la
Santa Sede, simbolo della Vecchia Cristianità. Sulla sua scrivania erano
arrivati anche dei vecchi CD, contenenti dei video. Lui preferì non aprirli
mai, lasciando al destino il fatto che la sua vittoria fosse stata compiuta
anche con l'aiuto del "maligno".
Lei lo guardò, affascinata. Gli prese la mano, calda.
La voce dentro il suo cervello gli gridava di lanciarlo dalla finestra, ma lei fece finta di nulla e continuò a gustarsi lo spettacolo dei fuochi d'artificio.