giovedì 29 maggio 2014

Vendita promozionale



Chip avanzava nel buio, mentre alle sue spalle un ciccione afroAsiatico stava vendendo delle droghe virtuali ad una ragazzina tossica. Probabilmente doveva avere dodici anni biologici. Appena lo vide, il ciccione lo salutò con tutto il calore che aveva in corpo.
- Vecchio circuito rotto, ma che fine hai fatto? Non ti vedo da un secolo!-
- lascia perdere - sorrise Chip - il mal di testa dovuto all'ultima scarica che mi hai venduto mi ha fatto saltare l'impianto di ferro che avevo in bocca. Fai schifo, Fat Bad -
Fat trasalì - la "mia" scarica elettrica? Buffone d'un tossico, se ti azzardi a dire che vendo roba scadente, io ti fulmino completamente i neuroni e ti lascio vagare per il MetaMondo, capito?-
Per rendere credibile la sua minaccia, avanzò verso di lui. Ma Chip continuava a ridersela di gusto - non farai nulla, Fat Bad. Non mi hai mai fatto nulla. E poi come posso parlare male delle tue scariche? Sono le uniche che posso permettermi...lascia perdere, ti offro da bere-
Fat lasciò andare le minacce. Aveva la coerenza di un bradipo, ma in fondo portava un profondo rispetto verso Chip. Uno dei pochi cyberpunkers rimasti in circolazione da quelle parti. Alcuni dei suoi vecchi amici si erano lasciati andare per sempre nel MetaMondo, e dentro di esso vi era anche l'Anima Persa della sua ex-ragazza, tossica virtuale anche lei, finita chissà dove. Un vecchio informatore di Fat aveva confermato che la sua Anima era finita dentro un laboratorio di Intelligenza Artificiale dentro il Mondo Accademico, il Mondo-H.
Questo significava che la sua ragazza era condannata a una eternità di esperimenti. Questo era il rischio, Chip lo sapeva bene.
Il Cyberpunker avanzava nel locale, e vedeva cose che gli altri non potevano vedere. Semplice, perchè quelle cose non esistevano.
- ma è vero quello che si dice in giro di te, Chip? Che vedi...i jingle pubblicitari?-
Accanto a Fat vi era una famiglia felice che faceva colazione. Ridevano tutti quanti, in quella famiglia, mentre accanto a loro vi erano degli ubriachi che si azzuffavano.
- cosa intendi per "jingle", vecchio scemo?- Chip rise e mandò giù della brodaglia acquosa. Fat lo squadrò, poi fece spallucce.
Chip si girò per cercare un tavolo libero, e vide che, accanto alla nonnina che stendeva soddisfatta il bucato profumato, vi erano due seggiole vuote.
- vieni, Fat, accanto alla non...ehm, lì ci sono due sedie-
- accanto a cosa?-
- nulla, sono un pò dislessico-
Si sedettero. Fat diede un'occhiata alla squillo che sedeva in fondo al locale - guarda quel bel pezzo di figliola, tu cosa gli faresti ad una così?-
Chip guardò, solo che lui vedeva una ragazza completamente vestita che gustava con enorme piacere uno yogurt.
- ci farei merenda, con una così- disse Chip, mestamente.
- ma che diavolo dici?-

- lascia perdere- Chip si girò dall'altra parte, osservando un ragazzo soddisfatto dopo aver preso un diploma comprato.

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