venerdì 30 dicembre 2011

1 completo

--> track della storia

l'esperimento era finito male, prima o poi dovrò ammetterlo anche a me stesso. O almeno ricordarmi di non mettere sotto chiave il sogno di tornare indietro, nella realtà. Sono rimasto bloccato nella fase REM, e questo pensiero è espresso attraverso circuiti chiusi del mio cervello, non so di preciso quale parte del cervello non è rimasta intrappolata nell'esperimento. Uno dei ricercatori mi aveva agganciato dentro un'ancora di salvataggio, un termine semplice per indicare un tipo speciale di onda cerebrale innestata dentro il mio cervello: il suo impulso doveva rilasciarmi una dose di "adrenalina sintetica" e scaraventarmi fuori dall' area REM.

Non riesco a parlare. Ho gli occhi dilatati e vedo soltanto delle facce che si confondono con le rispettive ombre. So a chi appartengono queste ombre: al team di ricercatori che avevano bisogno di una cavia umana, a basso costo. Avevano bisogno di me, di uno scappato di casa e che non sapeva come sopravvivere fuori nel mondo; uno che amava la vita e che poi ha deciso di spingersi oltre, scappare da una vita di plastica e non affamata di arte, come lo sono io.
Il mio concetto di arte si sta dissolvendo davanti a me, vedo la pietà del Michelangelo che si sta fondendo con la notte stellata di Van Gogh, due capolavori immensi che si stanno amalgamando fra di loro e che stanno assumendo pose orrende sia per l'occhio umano che per il suo compare cervello.


- Qualcuno chiami Shadow! dove cazzo ha lasciato l'ancora del paziente?-
nessuno dei 5 ricercatori sapeva rispondere. St.Thomas, il suo nome tra i vari ricercatori, era davvero incazzato.
In totale erano 6, quei ricercatori, tutti che avevano un proprio nick, maschera e distorsore della voce per evitare riconoscimenti dalle telecamere nascoste nel laboratorio, quelle che non erano riusciti a disinstallare. Sottofondo vi era la musica di Schubert, utile per distendere i nervi di tutti e per far rilassare il paziente, farlo entrare in fase REM. Accanto al paziente, un monitor. In quel momento stava mandando l'immagine della pietà di Michelangelo, sotto il cielo stellato di Van Gogh.
- possibile che quello sia l'ingresso del suo mondo?- disse MM, curioso di quello che stava vedendo.
- E' possibile, ma per saperlo dobbiamo riportare il paziente fra di noi. Chiamate Shadow!- tuonò St.Thomas, l'unico possibile responsabile della morte del paziente, se fossero stati scoperti. Il capo. Tutti, fra di loro, cercavano di non ridacchiare del fatto che proprio il ricercatore di nome Shadow fosse scomparso nel nulla, irragiungibile.
Ma non mancava solo lui, mancava proprio qualcosa. St.Thomas decise di entrare nella stanza dove il paziente si trovava sdraiato su una barella, con dei fili che entravano sapientemente nella sua nuca. Occhi dilatati. Battito costante. Manca qualcosa. MM richiamò l'attenzione di St.Thomas sullo schermo: era sparita la pietà, era apparsa una ragazza senza palpebre, con gli occhi sbarrati che fissavano solo lui. Mancava il gelo. Sospensione, punti di sospensione.

Non riesco a ricordarmi cos'è l'arte. Ho bisogno di una piccola parte, ho bisogno di quell'ancora di salvataggio. é una piccola parte, un sistema infinito di 0,9999 che non raggiungerà mai 1 completo. All'improvviso, sento qualcosa che mi prende la mano. Una ragazza, non so chi sia. Ha uno sguardo rassicurante, e il fatto che io non provi paura significa che l'ibernazione REM del mio cervello ha raggiunto il massimo. Come diceva Shadow, ho bisogno di ricordarmi qualcosa di reale, che non mi prosciughi completamente l'ambiente del sogno ma mi riporti fuori, passo dopo passo.
Non so dove sono, le ombre si sono amalgamate fra di loro.


- ora basta- disse MM - bisogna creare una reazione inversa-
- cosa vuoi dire?- chiese uno dei suoi colleghi.
- bisogna ricreare il pezzo mancante, per farlo diventare completo e reale. Innestiamogli manualmente una dose di adrenalina, forse avrà la forza ulteriore di uscire dalla fase REM-
- oppure di collassare del tutto, che è la cosa più probabile- replicò st.Thomas, senza staccare gli occhi dalla ragazza sullo schermo.-
- può darsi, ma ha bisogno di un incentivo per "seguire" quella cosa sullo schermo. Forse è la rappresentazione onirica dell'ancora di salvataggio di Shadow, quindi se gli spariamo l'adrenalina lui avrà tempo di seguirla e di innescare l'onda d'urto del risveglio-
St. Thomas non disse nulla, si ricordò semplicemente che non tutti era convinti che una sequenza infinita di 0.999 poteva fare 1. E in quel momento lui era soltanto quella sequenza infinita ma non completa. L'unico modo era di fargli trovare quella porzione mancante. Altrimenti sarebbe morto, e prima o poi sarebbero riusciti a dare la colpa a lui.
- dategli l'adrenalina, fatelo diventare di nuovo 1-.

La musica si fermò, adesso a regnare era solo il silenzio onirico.

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