mercoledì 26 dicembre 2012

paziente n.43

- hai comprato quei fiori?- disse Jaiz, mentre scartava uno dei suoi regali.
- che tipo di fiori volevi che comprassi? ormai quelli veri li vendono solo nei circuito asiatico, o nel settore nord del circuito europeo- disse la donna, chiudendo la porta e serrandola con una password settata con chiave crittografica WPN.
- comunque, non ti ho comprato i tuoi fottuti fiori-
La donna, visibilmente arrabbiata, si avviò verso la cucina -devi smetterla con questi disturbi, i dottori sanno che stai riprendendo le tue dosi quotidiane di traumi?-
Jaiz si lasciò dondolare nell'atrio del cubicolo (l'abitazione che condivideva con la donna) e risultava ancora stordito da quell'affermazione: niente fiori.

- i tuoi disturbi ossessivi stanno tornando, e hai bisogno di altri fiori?-
- non sono normali fiori, lo sai. vuoi che riconfiguri il medico di base della casa, pronto a farti di nuovo la paternale?-
Jaiz odiava quella maledetta applicazione del "medico di base", una delle quindici app installate di default nella configurazione software di ogni casa. Il comune di ogni distretto, soprattutto quelli disagiati, erano costretti ad installarli pena cinquemila crediti virtuali di multa. Era un circolo vizioso, e a farne le spese erano sempre e solo i poveri idioti, quelli come Jaiz che vivevano una vita all'ombra della tossicodipendenza, reale o virtuale.

La donna non era un suo familiare, nè una sua amica: era soltanto una delle assistenti sociali del distretto, una volta che la disintossicazione di stato lo richiedeva.
- tanto prima o poi nel corso della giornata devi fare almeno una mezz'ora di chiaccherata, con quell'affare, il medico- tagliò corto lei, mentre apriva una scatola di tonno. Era la dieta del mercoledi, tonno e insalata delle isole Cayman. Quelle finte, ovviamente.

L'app del medico di base non lo poteva sopportare, povero Jaiz. Era solo un povero tossicomane, che aveva accettato un lavoro presso il suo stesso distretto: provare le nuove droghe che la società farmaceutica del luogo stava sperimentando, un nuovo prodotto per allietare gli stress quotidiani, le frustazioni della gente. Erano in troppi su quel mondo, e Jaiz lo sapeva bene. Ma chi ha crediti virtuali può andare avanti, mentre i crediti reali ovvero la moneta in metallo e leghe deboli...quella era solo una moneta povera che girava tra i distretti poveri.
E Jaiz lo sapeva bene, tossicomane di stato.
- posso almeno interfacciami con la mia oloCoscienza meccanica?- chiese alla donna, in preda a leggeri crampi allo stomaco.

La donna lo guardò, senza compassione - no, paziente 43, la tua oloCoscienza ti è stata disabilitata: potresti direttamente pescare nella tua rete sociale qualcuno che ti fornisca altra droga, e la sperimentazione...o meglio, la tua disintossicazione non lo permette-
- maledizione, donna!- guaì il tossicomane di stato.
- calmati, paziente 43- sentì dire dietro le sue spalle, una voce molto calda dalla pronuncia neutra, senza flessioni cinesi o giapponesi. Una voce calda e sicura, voleva dire solo una cosa. La sua app-medico si era attivata.
- è l'ora della seduta quotidiana, si accomodi e si rilassi. Al prelevamento dei tessuti e dell'emocromo penseremo dopo, adesso si rilassi e mi dica perchè diavolo vuole a tutti i costi quei maledetti fiori di Droga- ordinò l'ologramma (scadente) rivolto al povero Jaiz, tossicomane di stato.

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