domenica 15 settembre 2013

Little Black Story

- fai attenzione, scemo- l'androide di classe Z, l'ultimo della sua serie (o forse, della sua specie) stava dando ordini ad un umano. Anzi, stava rimproverando in malo modo l'umano - fai atten..scemo tu!- sentenziò l'altro, andando avanti non curandosi della sua dislessia nervosa. Entrambi sapevano bene cosa stavano facendo, e forse solo l'umano era consapevole della paura che stava provando lui stesso,  mentre l'androide stava soltanto constatando i suoi valori e le sue statistiche. Tipico, quando si trattava di macchine costruite dall'uomo.
- Phil, cosa dice il programma senziente d'intrusione?- chiese l'androide riferendosi al programma installato nel piccolo smarthphone del suo partner, in quella rapina compiuta da quella coppia inusuale. Phil prese il device e lesse sul piccolo schermo i valori che interessavano, ovvero il grado d'umidità nell'aria e il valore termico presente all'interno dell'appartamento che si apprestavano a svaligiare.

Il programma di intrusione, dal nome (scontato) di INVASI-ON, stava riportando i dati in tempo reale, utilizzando i piccoli sensori overclokkati presenti sul suo strato superiore, per funzionamento simile a quelli presenti sull'epidermide umana. Ovviamente all'esterno il device sembra un perfetto palmare, invece si tratta di quei particolari modelli, modificati al punto giusto, disponibili al mercato nero per tutti i tipi di clienti, dai disperati fino ai più qualificati ladri d'appartamento. Esistevano anche start-up per ladri, ma neanche quelle volevano avere a che fare con Phil e il suo amico androide scassato.
Anche se quella coppia improvvisata avevano già arrecato qualche rispettabile colpo nel distretto cinese (uno dei più difficili), Phil e la sua dislessia erano considerati fonti assicurate di risate, e di conseguenza anche di mancato rispetto.

Quell'androide, invece, anche se con una Q.I.A. (Quoziente Intelligenza Artificiale) ridotta, era motivato per motivi psicoartificiali alle ruberie verso gli umani. Phil non aveva mai provato a chiedergli nulla del suo passato: a lui importava solo dei colpi ben assestati, e a cercare un futuro riscatto sociale.

Freud con quei due poteva scriverci sopra altri due grossi tomi.

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