martedì 5 marzo 2013

occhio per occhio

Il processo andava avanti inesorabilmente, e Grey non poteva presentarsi direttamente nell'aula. In fondo era meglio così, i processi lampo erano una cosa che detestava. Ma in fin dei conti doveva finire al più presto. Insomma, era o non era un bene il fatto che ci fosse un processo lampo in corso? Non lo sapeva, probabilmente a causa dello stress accumulato nel suo cervello. Uno dei misuratori, integrato all'interno della tempia destra, mandò tramite vecchia connessione wireless i dati relativi al suo stress sul display LCD del frigorifero, per cui si girò e lesse

VALORE STRESS: 85% AL DI SOPRA DELLA MEDIA, CONSIGLIARE DOSE SUBNORMALE DI AERAZIONE OSSIGENO.

Potendo, poteva anche vedere tutti i fattori che componevano quell' 85%. Ma non riusciva, pensava solo al processo lampo che si stava svolgendo. Eppure la dose di ossigeno non era una cattiva idea: poteva benissimo concedersi uno sballo prima di ricevere il bip fulmineo della connessione con l'aula.
BIP!
Troppo tardi, era arrivato il Bip. E non poteva rifiutare quella chiamata. Aprì la porta dello sgabuzzino e si infilò dentro. "ACCETTARE COLLEGAMENTO", ordinò al suo sistema domotico con una vocetta un pò stridula.
Il sistema casalingo, tuttavia, era abbastanza calibrato (forse anche all'85%) sulla sua voce, quindi eseguì l'ordine senza fiatare. All'improvviso le mura del suo sgabuzzino si dipinsero di un altro colore, e tutto sembrava acquisire una certa tridimensionalità. Potenza dell'Olografica. Se poteva fare un paragone con le altre 4 stanze del suo appartamento, forse lo sgabuzzino risultava la stanza migliore proprio perchè poteva buttarsi quella merda di realtà alle spalle, e catapultarsi nei mondi Olografici predefiniti di qualche designer freelance da strapazzo.

L'aula del tribunale venne riprodotta in maniera impeccabile. Grey era solo uno spacciatore di quinto livello e l'avevano beccato a spacciare trick mentali malfunzionanti, per cui aveva fatto saltare qualche innesto cerebrale. Non a livelli mortali, ma provocò nel suo quartiere un bel pò di mal di testa. Uno di quelli che provarono mal di testa fu il figlio del giudice che supervisionò il suo caso. Grey aveva ben motivo di temere una condanna proprio perchè al figlio erano partiti innesti cerebrali di prima mano, visto che un trick mentale da lui venduto assicurava una visione olografica completa dell'ultimo film di HollyBood.
Il figlio del giudice attivò il trick, e rimase praticamente intrappolato in quel film horror per ben cinque ore. E quel film horror raccontava la storia di un efferato serial killer che si divertiva a torturare in maniera psicologica le sue vittime.
Insomma il figlio fu recuperato senza danni fisici, ma finì in comunità per le pressioni psicologiche subite.

Grey sapeva qual'era il verdetto. Colpevole. E la condanna fu piuttosto severa: intrappolato nel suo corpo per ben cinque giorni.
In pratica, Grey venne automaticamente intrappolato nel suo corpo grazie ad una scarica elettronica permanente nel suo chip AS-X, che inibiva l'uso dei muscoli e quindi ogni azione fisica. Una parte di quel chip, infatti, era in collegamento perenne con le varie questure dei quartieri, e quella parte controllata dagli enti di sicurezza rappresentava una misura estrema che consentiva di tenere sotto controllo l'evoluzione criminale ed evitare gli omicidi dell'ultimo minuto.

Grey poteva solo pensare e riflettere su quello che aveva fatto, nel buio del suo sgabuzzino. Il collegamento olografico con l'aula si interruppe, e lui rimase completamente solo.

"Ci vorrebbe adesso una bella dose d'ossigeno" disse sconsolato Grey, in un pensiero formulato in un angolo remoto del suo cervello.

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