martedì 30 agosto 2011

nuovo caso

-Ben arrivata, Coscienza- mi disse Val, quando entrai nella sua stanza d'albergo. Bella moquette, sembrava quasi seta italiana d'importazione. Ma forse era solo un'elettrodistorsione provocata apposta dai sensori dell'albergo, piccolo espediente utilizzato dagli alberghi di questa città per fare apparire le proprie stanze degno di un sultano.
-grazie, Val. questa volta credo che ci siamo-
-hai quindi trovato lo schema che ti serviva?-
Schema di qui, schema di là...lui non pensava ad altro che cercare una buona formula matematica da rivendere a dei nerd dell'est-asiatico. Il mondo gli sembrava un incredibile romanzo di William Gibson, e forse lo era diventato davvero.
-sai cosa vuol dire, vero?- disse, fissando lo Xerox Star davanti a lui.
si, lo so...- dissi, sostenendo il suo sguardo di sfida.
Il caro, vecchio Val. Lui è un sociopatico, un ragazzo che presero al laboratorio per testare dei nuovi farmaci capaci di fargli provare qualcosa. La sua tagliente intelligenza lo rendeva brillante, rispetto agli stessi scienziati che lo trattavano come una semplice cavia.-
- hai tenuto aggiornata la tua memoria, mentre venivi qui? Anche con lo schema del Capitano? bene...-
L'interfaccia della Xerox Star non lasciava dubbi: qualcuno era entrato nel database privato del laboratorio. E probabilmente qualcuno sapeva della mia esistenza, della missione di Coscienza.
-... cara ragazza mia- disse Val, dopo un momento di pausa dalla precedente domanda - dovrai agire in maniera capillare. Abbiamo un indizio: uno dei 3 indirizzi IP registrati durante l'attacco si trova proprio in questa città. Tra i 3 è probabilmente quello più veritiero, e soprattutto è l'unico che non ha utilizzato un server proxy per mascherarsi.-
se le cose stanno così, allora è una trappola.- disse Coscienza, visibilmente annoiata
o forse si è trattato di qualcosa andato storto: magari chi utilizzava quell'indirizzo pensava sicuramente di essere protetto, e non sapeva che la compagnia che gestiva il servizio proxy aveva bloccato il suo servizio per un banale mandato della magistratura.-
Inarcai un sopracciglio, e non sembravo convinta per nulla. Poi guardai l'orologio – non dovevi andare a cena con la tua nuova fiamma, quella tipa belga delle foto?-
Val capì subito di che foto stessi parlando, ma dovette ammettere a sé stesso di essere stato parecchio stupido, visto che gli avrei rinfacciato quella “scappatella” per il resto della sua vita da (quasi) immortale.
Continuò a fissare lo Xerox Star come se nulla fosse – la tua missione, se dovessi accettarla- scimmiottando la serie degli anni 70 “Mission Impossible” - consiste nel leggere i dati cerebrali del proprietario di questo indirizzo IP. Sono stato abbastanza chiaro?-
-certo, mio caro sociopatico. E appena avrò finito con lui, stai certo che verrò a salvare quella ragazza belga. Ci siamo capiti?-
-non devi salvare un bel niente. Sia chiaro che sono io a controllarti, non tu.-
Stai calmo, vecchio padrone. Siamo tutti schiavi della nostra coscienza. Tu non ne hai, quindi devo essere io a svolgere questo compito-
E, sorridendo, tornai verso la porta, noncurante del sorriso enigmatico stampato sul volto di Val.

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