martedì 9 agosto 2011

Sotto l'afa estiva

- guarda qui, Andrea: quei ragazzi si stanno azzuffando per un incidente stradale -
I due personaggi, un vecchio e un giovane, stavano assistendo a quella scena all'altezza di Via Argenteria.
- qui a Trapani, prima della mostra non possiamo fare nulla. Ha chiamato mia moglie: le autorizzazioni sono state tutte convalidate. Adesso dobbiamo solo pubblicizzarla- disse il Vecchio, finendo il discorso che aveva iniziato.
- quanti gente pensi che potrebbe partecipare?- domandò, in maniera quasi annoiata, il giovane. Il
Vecchio ci pensò un pò sù, e poi si diresse verso il luogo della zuffa tra due ragazzi, che guidavano rispettivamente una Yariz e una Fiat Punto.
- secondo i calcoli, 5 ragazze e 4 ragazzi- disse lungo la strada.
"perchè il Vecchio è così interessato a quella lite?" pensò Andrea, mentre rientrava in macchina.
il Vecchio, come lo chiamava lui, era un amico di famiglia nonchè quasi un secondo padre per lui. Nonostante tutto lo apostrofava sempre con quel soprannome antipatico, il "Vecchio", ma al diretto interessato sembrava non importasse. Anzi, poteva esserne quasi divertito.
Andrea rientrò in macchina e accese l'aria condizionata, poichè ad Agosto stare a Trapani sembrava voler dire stare all'inferno, visto che la via principale di Trapani, via Fardella, sembrava essere una strada di fuoco dalle 13 alle 17 di ogni maledetto giorno.
Chi era libero da impegni andava a buttarsi in quell'oceano di gente che veniva a crearsi a San Vito lo Capo, lontana solo 42, ma lui e il Vecchio non potevano andare da nessuna parte: quel mese di Agosto sembrava soltanto essere riservato per quella Mostra, quella cazzo di esposizione che doveva mettere a confronto "bene contro male". Poteva esserci nulla di così banale? No, non poteva esserci.
Diede ancora un'occhiata distratta al Vecchio, che nel frattempo aveva preso una buona fotocamera digitale, una Fujifilm FinePix S2950, e si mise in disparte anche se le persone presenti sul posto non si curavano minimamente della sua presenza. I due ragazzi, nel frattempo, erano stati divisi rispettivamente da due passanti e da un automobilista che aveva lasciato la ragazza in macchina, con l'aria condizionata accesa a palla e una canzone di Pavarotti nello stereo, "Buongiorno a te". Nessuno degli automobilisti presenti nella coda creatasi per l'occasionale diverbio badava al Vecchio, e i più frettolosi avevano già cominciato a creare una sinfonia di clacson, che stridevano le note di Pavarotti. Il Vecchio, indisturbato, scattò in un lampo di tempo una singola fotografia. E, in un singolo lampo di tempo, uno dei due ragazzi crollò a terra, apparentemente svenuto. Tutti rimasero stupiti, si guardano tra di loro smarriti, e soltanto la ragazza che ascoltava Pavarotti lanciò un gridò che innescò la reazione di tutti. E, mentre quelle persone stavano cercando un modo di rianimare quel ragazzo e cercare di far ritornare disperatamente quella normalità che aveva lasciato quella via.
Il Vecchio rientrò in macchina, sotto l'occhio vigile di Andrea, ancora annoiato nonostante la scena a cui aveva assistito.
- vedi, caro ragazzo - esordì il Vecchio - l'importante è trovare le fonti di luce presenti in questa città, e catturarli prima che le catturino gli altri 9. Dobbiamo allestire in gran fretta questa mostra, altrimenti come possiamo rendere immortale questa città? -
"Immortalità" pensò Andrea "non potrebbe esserci qualcosa di più banale?"

Nessun commento:

Posta un commento