domenica 7 agosto 2011

Riflessioni & Macellai

- hai capito, Gualtiero? si è presentata a me come la Morte, poi gli è cascato il lampadario di sopra e non si ricorda più nulla! cosa mi suggerisci?- domandai, in maniera un pò apprensiva, al mio migliore amico nonchè datore di lavoro.
- mmmmmmmmm...la morte, dici?-
- si proprio lei, l'oscura signora!- gli confermai, sperando in un consiglio sincero e intelligente.
- eh beh, allora per prima cosa nascondi gli scacchi, poi ripara il lampadario. O vice versa, però gli scacchi li devi proprio nascondere-
-ah, tu dici che gli scacchi gli fanno tornare la memoria?- non era proprio il consiglio intelligente che mi aspettavo.
- no scemo, ti prendo in giro! magari dovresti consultare uno psicologo, avete dei rapporti di coppia che dovete risolvere...-
- ah, tu pensi che esistano molte coppie che vanno male perchè lei afferma che al posto di fare l'amore va a prendere le anime vaganti?-
- ci sono coppie che scoppiano perchè lei accusa lui di non amare "Beatiful" come piace a lei. Adesso la tua ragazza come sta?-
-ma non lo so: da quanto l'ha visitata il medico, si rintana a casa a guardare serial tv come "Supernatural" o "Six feet Under"-
- niente "Beatiful"?-
- no, mi pare di no.-
- Bene, allora la tua storia d'amore può sopravvivere. Ma tu hai le prove che lei sia davvero la Morte?-
- aveva accennato a delle "colleghe", quindi suppongo che qualche collega andrà a trovarla appena noterà la sua mancanza-
- lascia perdere quella storia e ascolta: rimani vicino alla tua ragazza e aiutala nella sua riabilitazione.-
Ad un tratto, un ragazzo si schiantò sul marciapiede proprio accanto a noi. Gualtiero con un urlo non proprio virile si aggrappò a me, e io a sua volta mi aggrappai alla Smart che era parcheggiata vicino a noi.
Istintivamente guardai in alto, e vidi la pila di balconi che si stagliava sopra le nostre figure: da quale balcone si era gettato?
Uscì anche un macellaio dal suo negozio, che ci guardò stralunato.
- ho sentito una donna gridare - disse guardandoci, anche se probabilmente si riferiva al grido non proprio virile di Gualtiero - cosa succede? -
Poi si accorse del ragazzo per terra, e rabbrividì - quindi...si è suicidato?-
- sembrerebbe proprio di sì, dobbiamo avvisare i carabinieri-
- giusto, vado a chiamarli e porto qualcosa da mettergli sopra - rientrò nel negozio mentre Gualtiero si avvicinò al cadavere, domandandosi il perchè del folle gesto.
- magari era disperato perchè non aveva lavoro, o aveva un lavoro che odiava, o odiava lavorare e... eeeeeeeeeekkk- Gualtiero emise un altro grido non proprio virile e si aggrappò a me, e io a sua volta cercai di aggrapparmi di nuovo alla Smart, senza riuscirci perchè nel frattempo il proprietario se n'era andato. Quindi cademmo entrambi per terra, mentre il macellaio uscì fuori di nuovo allarmato - ho sentito di nuovo una donna gridare, dobbiamo coprire il....oh, mio Dio!-
Io non mi ero accorto ancora di nulla, perchè il mio datore di lavoro s'era aggrappato subito a me, ma mi accorsi ben presto del motivo del suo spavento e dello stupore del macellaio: il ragazzo suicida non era morto, ma aveva solo preso una gran botta. Si rialzò come se nulla fosse, e il suo sguardo sembrava trasmettere una certa insofferenza per la mancata morte.
- porca miseria! mi sono gettato dal sesto piano e non mi sono fatto niente!-
Io mi rialzai, mentre il mio prode datore rimaneva per terra incredulo a sua volta.
il Macellaio, dall'alto della sua infinita saggezza, si arrabbiò e accusò il ragazzo di avergli terrorizzato la clientela, e lo minacciò con un coltellaccio.
Mentre videvo il macellaio che rincorreva il ragazzo, rimasi a riflettere sull'accaduto. Se quel ragazzo non era morto, allora voleva dire che la Morte non aveva fatto il suo lavoro: seguendo quella logica, dovevo necessariamente tornare a casa e nascondere quei maledetti scacchi.

bozze estratte dal racconto "Accompagnatore ufficiale di..."

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