giovedì 4 agosto 2011

Verità e Artificio.

"Guarda meglio, caro Mattia: i fiori di droga stanno dominando tutto quello che il tuo occhio riesce a percepire. Per dire la verità, i fiori di droga vanno anche oltre tutto quello che puoi immaginare. Sono dappertutto: sono dentro di te, sono dentro la tua famiglia, dentro i tuoi amici...guarda meglio, caro Mattia."
La televisione stava mandando immagini di documentari sulla natura, un documentario sul mare di Capri, mentre dalla finestra l'unico azzurro che Mattia poteva scorgere non era altro che il riflesso delle nuvole che veniva proiettatto nel vetro delle sue finestre.

Se esisteva quel riflesso, pensò tra sè, allora probabilmente un raggio di sole era riuscito a penetrare quella barriera di nuvole. Qual'era il segreto di tutto ciò? come si potevano penetrare degli ostacoli, e poter raggiungere i propri obiettivi senza dover accumulare quel carico di paranoie che comporta la vita stessa? "Basta paranoie, Mattia! Attiva la modalità olografica dello schermo" si sentì dire da una remota voce nel suo cervello. Così fece, girando lo schermo webLCD verso il muro e accendendo le due telecamere collocate rispettivamente in alto e in basso.
I Faraglioni uscivano dallo schermo. 3 picchi di roccia scampati a tutto, dal franamento della costa di Capri fino all'erosione del mare. Stella, unita alla terra; Faraglione di Mezzo e Scopolo, separati da piccoli tratti di mare.
gli ologrammi occupavano tutta la stanza, ma a Mattia diede maggiormente fastidio notare che la olo-acqua non dava tutta quella grande soddisfazione, poichè l'occhio poteva distinguere chiaramente il vero dal falso, e quell'acqua che lo circondava non era altro che finzione: la vera acqua che poteva emozionarlo adesso stava fuori dalla sua stanza, e cadeva sotto forma di pioggia dal cielo.

"Mattia, che cosa succede? perchè vuoi andare sotto la pioggia?"
- voglio andare fuori, voglio qualcosa che mi emozioni-
"perchè non vuoi immergerti nel comfort della tua casa?"
- perchè non ho più voglia di stare qui, non ho più voglia di costruire altri fiori artificiali-
"questi fiori artificiali ti stanno facendo guadagnare tanto, questi fiori ti stanno dando vita"
- questi fiori mi stanno succhiando via la vita- disse, con tono quasi spento, mentre apriva la porta di casa, facendo proiettare l'acqua artificiale di Capri anche fuori dalla stanza, simulando un effetto di "acqua sparsa" lungo il corridorio.
Pareva seguirlo, mentre andava trascinandosi con fare stanco verso l'uscita dal palazzo.
"lascia perdere, Mattia, lì fuori non ci sono veri fiori: ormai non esistono più" la voce nel suo cervello sembrava diventare più stridula, quasi metallica "loro non ti permetteranno di andare fuori, a cercare chissà cosa. Ti troveranno. Io ti troverò sempre."

- lascia perdere, sentinella, non voglio scappare. Voglio solo qualcosa di vero-
"poi ritornerai a costruire i tuoi fiori?"
- si, poi tornerò-
L'essere umano non può fare a meno di costruirsi i suoi fiori: alcuni hanno deciso di sfruttare questa capacità innata, e hanno deciso di rendere artificiale questa droga emozionale.
Fu così che Mattia diventò un costruttore di fiori, fiori che in quel mondo non sbocciavano più sulla terra, ma dentro il circuito economico mondiale.
Mattia non voleva pensare ai fiori, voleva solo sentire un pò di acqua vera che andava a infrangersi nel suo corpo.
Aprì la porta del palazzo, e fu felice. Poi guardò per terra: la vera acqua si mescolava con la finta acqua olografica, che lo seguiva dal suo appartamento.

Verità e finzione potevano trovare un compromesso, e fondersi per formare qualcosa che l'umano avrebbe capito, prima o poi?
"torna dentro, Mattia, altri fiori ti aspettano"
Ma Mattia non parlava più, perchè decise di scomparire in un angolo buio, sotto la pioggia.
Alla ricerca di risposte.

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