mercoledì 31 agosto 2011

look-up

La porta si richiuse, dietro Matiz, in maniera sinistra. Non riusciva a capire bene cosa ci fosse alla fine del corridoio poiché non era per nulla illuminato. Tuttavia, notò con molto piacere che vi erano collocate nei due angoli in cima alla sua testa due altoparlanti, che al momento mandavano un pezzo di Elvis Costesso, Alison.
Era un pezzo orecchiabile, ma sinceramente era anche un pezzo alquanto fuori moda.
Avanzando lentamente, la poca luce presente in quel tugurio che stava percorrendo era anche sufficiente per notare quanti schemi scritti a mano vi erano impressi su entrambi le pareti.
Da una parte poteva leggere scritte come “run-time”, “look-up table” e vari pezzi di ritornelli di canzoni famose o meno (come “girls wanna have fun” e “time after time” di Cindy Lauper e “Helter Skelter” dei Beatles).
Ad un certo punto, vide una stanza alla sua sinistra: la porta era aperta, e poteva vedere perfettamente quello che ci stava al suo interno: un letto con lenzuola ordinate, un poster di un vecchio film di Ewan McGregor "The Island", e un piccolo camino sulla destra. E al centro, spuntando fuori dal muro, uno schermo LCD vecchio stile che mandava in onda una specie di documentario: le immagini mostravano uno schema UML dinamico, i cui nodi cambiavano struttura in maniera quasi frenetica mentre la voce diceva "secondo gli informatici, con il termine Look-up table s'intende una struttura dati utilizzata per sostituire operazioni di calcolo con una semplice operazione di run-time. Ad una certa canzone è associata una sequenza di valori digitali che rappresentano il suono complessivo di una particolare performance."
Poi Matiz sentì un rumore tonfo, che richiamò la sua attenzione.
Alla fine del corridoio vi era una biforcazione.

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