lunedì 29 agosto 2011

pensieri tra la folla

Mentre camminavo tra la gente, non potevo fare a meno di ripensare alla storia del Capitano.
Un uomo distrutto psicologicamente, e ormai sbandava di città in città in cerca di nuovi schemi intrapersonali, uno schema che lo facesse sentire meglio. Un po' come se cercasse un effetto che solo un mix di erba e LSD può provocarti: una ti rilassa e l'altra ti scaraventa dentro 30 viaggi, più o meno belli o raccapriccianti. Grazie alle nanomacchine presenti dentro di me, riesco a percepire ogni singola emozione empatica che le altre persone emanano. Per esempio, mentre cammino tranquillamente un ragazzo mi sorpassa distrattamente, e sento dentro di me che quel ragazzo prova un sentimento di angoscia e di terrore. Questo potrebbe portarmi a pensare che quel ragazzo ha dei debiti da pagare con gente che non scherza, oppure sta per andare a sostenere il più difficile esame universitario della sua carriera. Una persona può essere angosciata per mille motivi.
Il sentimento che provava il Capitano, quando lo conobbi, era molto diverso. Era un mix di nostalgia e di depressione, segnale che cercava disperatamente uno schema mentale che sono una persona del suo passato poteva dargli.
Era seduto sulla poltrona del bar che frequento quando non sono impegnata con gli altri pazienti.
Stava sfogliando una vecchia rivista per turisti, che mostrava le bellezze che questa città può offrirti.
quella è la Cattedrale di San Matteo, costruita nel 1450 dall'architetto Gasparino. Buffo nome, per chi ha creato una bellezza simile..- gli dissi sorridendo, mentre mi avvicinavo a lui.
Lui mi fisso e mi contraccambiò il sorriso. E' difficile che un uomo rifiuti una proposta di conversazione che parta da una bella ragazza. E infatti mi fece sedere accanto a lui, e iniziammo a parlare della Cattedrale, e poi ci misimo a scherzare sulle persone presenti in quel locale.
Chi aveva una grossa testa, chi invece si vestiva male ecc...

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